Arianna Mihajlovic pubblica una foto in costume e lancia un messaggio di forza. Scopri che cosa ha detto la moglie di Sinisa.
L’estate è iniziata e sui social iniziano a spuntare selfie e foto di uomini e donne in spiaggia, foto che spesso nascondono insicurezze legate al fisico. Ma questo non vale per Arianna Rapaccioni Mihajlovic, moglie dell’ex calciatore Sinisa scomparso quasi due anni fa.
Infatti, nelle ultime ore la vedova di Sinisa ha pubblicato uno scatto che è un invito a non provare ansia per le imperfezioni del proprio corpo. Scopriamo che cosa ha scritto.
Arianna Mihajlovic: lo scatto in costume fa impazzire i fan
Da sempre Arianna Rapaccioni condivide messaggi di amore e di speranza sui suoi canali social, e negli ultimi giorni è arrivato un messaggio legato alle insicurezze del corpo.
Su Instagram, infatti, ha pubblicato una foto di lei in costume mentre si gode un bagno in mare. Sotto al post scrive “Essere in armonia con la totalità delle cose significa non provare ansia per le imperfezioni“.
Presto sono arrivati sotto al post migliaia di likes e tantissimi commenti di amici e fan. Qualcuno scrive “Finalmente Un donna umana e non piallata dalla chirurgia estetica!…Grande stima e ammirazione per il coraggio di essere vera e bellissima con se stessa“.
Arianna Mihajlovic: il ricordo di Sinisa
Anche se dopo la morte del marito Sinisa, Arianna ha ritrovato un po’ di serenità , non mancano i momenti di scoraggiamento. Infatti, solamente pochi giorni fa ha condiviso una vecchia foto che ritrae lei e il marito insieme.
Sotto al post ha scritto un commovente messaggio: “Il coraggio è’ quello delle tre del mattino . E’ l’ora peggiore. E’ l’ora in cui sei sola . E’ l’ora in cui devi fare i conti con la tua vita .E’ l’ora in cui ti senti angosciata . Pensi che non ce la fai . Pensi che quel problema è’ troppo grande e che non si risolverà . E poi l’alba , la luce , i rumori e la vita che ricomincia . E le voci amiche che ti confortano . Perché da solo l’uomo non e’ nulla , abbiamo bisogno gli uni degli altri“.
